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Aprire una azienda negli Usa: quali vantaggi dalla riforma fiscale di Trump?

Aprire una azienda negli USA? Costituire una società all’estero è una via percorsa da molti imprenditori.

Sia per trovare una disciplina giuridica e contrattuale meno rigorosa e più attenta alle proprie esigenze, sia per pianificare al meglio la propria posizione fiscale.

L’occasione di parlare degli USA è la recente riforma introdotta dal c.d. “Tax Cuts and Jobs Act” del presidente americano Donald Trump.

Gli Stati Uniti hanno beneficiato di una visibilità di non poco conto e sono attualmente uno dei luoghi più gettonati per avviare nuove attività imprenditoriali.

L’attenzione dell’opinione pubblica è stata attirata soprattutto dal consistente taglio della tassazione dei redditi delle imprese dal 35 al 21% con contestuale eliminazione di alcune detrazioni precedentemente previste.

Uno studio di  “Credit Suisse” ha valutato che a fronte di un’aliquota ufficiale del 35%, prima della riforma le imprese statunitensi pagavano in media il 27% di tasse.

Con le modifiche introdotte solo il 20%, con un incremento dell’utile netto per azione superiore al 10%*.

Sulla carta il vantaggio sembrerebbe significativo.

Ma un “imprenditore medio” che fosse interessato ad intraprendere un’attività negli USA come potrebbe beneficiarne?

Procediamo con ordine.

LE FORME SOCIETARIE NEGLI USA

Le più comuni forme societarie nel sistema statunitense sono:

  • Corporation equiparabile ad una società per azioni;
  • Limited Liability Company equiparabile ad una società a responsabilità limitata;
  • Limited Partnership equiparabile ad una società società in accomandita semplice;
  • Sole Proprietorship equiparabile ad una società società semplice.

Nella prassi, le più utilizzate in quanto garantiscono una segregazione del patrimonio personale dell’imprenditore da quello della società, sono:

  • la Corporation (Corp.) e

  • la Limited Liability Company (LLC).

Quale tassazione?

La LLC è una forma societaria “pass-through”.

Ciò comporta che il reddito prodotto viene imputato direttamente in capo ai soci.

Questo può rappresentare un problema per le piccole filiali americane di aziende italiane.

I proprietari sarebbero tenuti a presentare negli USA la dichiarazione dei redditi sia per la società che per se stessi.

Quest’ultima ipotesi richiederebbe l’assistenza di un consulente specializzato.

E ciò per evitare che il reddito italiano del proprietario venga considerato nel computo del “worldwide income” che il fisco americano richiede di dichiarare se ritenuti residenti USA a fini fiscali.

In sostanza, quindi, la tassazione della LLC è quella dell’individual tax rate in capo a chi ne è il proprietario.

La nuova riforma però permette una deduzione del 20% dal reddito, una volta calcolato l’adjusted gross income.

L’altro notevole vantaggio fiscale delle LLC, invariato dopo la riforma, è quello di non avere la famosa “doppia tassazione” delle Corporation.

Prima a livello dell’azienda, poi sui dividendi redistribuiti.

In realtà sono le Corporation a cui si applicano i principali – e maggiormente pubblicizzati – benefici della riforma Fiscale Trump.

Si abbatte l’imposizione fiscale federale dal 35% al 21%, che viene definita come “permanente” nella riforma.

Ciò a differenza dei tagli fiscali agli individui e alle LLC che termineranno a metà del prossimo decennio.

Se il discrimine in tema di scelta fra LLC e Corp era la doppia tassazione (perlomeno per le società che distribuiscono dividendi agli azionisti, visto che non c’è questo effetto se si reinvestono i profitti), a questo punto la Corp. diventa la scelta più incentivante.

Ancora di più se si considera che a differenza delle nostre società per azioni le Corporation amaricane non hanno alcun obbligo:

  • di capitale sociale minimo;
  • di Collegio Sindacale;
  • di nota integrativa al bilancio.

Inoltre è possibile aprire una corporation con un solo socio e anche se è obbligatorio avere un Consiglio di Amministrazione, questo può essere formato da un solo membro il “Sole Director”.

Infine si segnala la possibilità di impostare una strategia che vada ad evitare la doppia imposizione e che contemporaneamente integri i vantaggi della Corporation.

Grazie alla nostra rete di contatti professionali internazionali, siamo in grado di fornire la nostra assistenza per la costituzione e amministrazione di una società negli Stati Uniti.

Attualmente rappresenta uno dei modi più efficienti per garantire risparmio fiscale e competitività a livello globale.

Avv. Mirko Gallazzi

 

* Si consideri comunque che alle imposte federali si deve sommare una modesta quota di imposte statali e quelle di alcuni comuni.

% Commenti (1)

[…] Altri mercati, come ad esempio gli USA, sono tornati alla ribalta mondiale grazie a delle ambiziose riforme finalizzate ad attrarre investimenti. […]

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