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Omessa dichiarazione del commercialista? Difendersi si può!

Omessa dichiarazione

Sono note ai professionisti legali (e non solo), per la preoccupazione che suscitano, sono le granitiche sentenze della Cassazione.

In questo caso, in tema di delega di funzioni ed obbligo di vigilanza dell’imprenditore.

Queste sentenze si soffermano sulla responsabilità penale di chi svolge attività d’impresa.

L’imprenditore risponde anche quando il reato di omessa dichiarazione potrebbe essere materialmente “attribuito” alla negligenza altrui.

Caso di scuola?

Il commercialista, incaricato per la predisposizione e trasmissione telematica della dichiarazione aziendale, malauguratamente non svolge l’incombente (Cfr. sentenza n. 46500 del 24.11.2015).

Come può l’imprenditore difendersi in giudizio se il professionista contabile non presenta la dichiarazione?

Per rispondere alla domanda risulta necessaria una analisi, seppure breve, dei principali elementi che caratterizzano il delitto di omessa dichiarazione (art. 5 d.lgs. 74/2000).

Il reato omissivo

Il reato in questione è punito a titolo di dolo specifico.

Ci deve essere la volontà o il “fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto”, posto in essere con una condotta omissiva propria.

In altre parole è commesso solo da chi ha il dovere di presentare la dichiarazione, in genere l’amministratore della società in qualità di contribuente.

E ciò anche se quest’ultimo si è avvalso di un professionista contabile il quale fa decorrere inutilmente i novanta giorni previsti dalla legge tributaria (c.d. periodo di ravvedimento), dalla scadenza ultima di presentazione della dichiarazione “…quando l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, a euro trentamila”.

Una nota di speranza da Milano

Una recente sentenza della Corte d’Appello di Milano, frutto dell’operato professionale di questo Studio, ha avuto il merito di incrinare il meccanismo di imputazione “quasi oggettiva” sopra descritto.

I giudici della Corte d’Appello hanno affermato in una recente sentenza del 2015 che:

se il professionista contabile non deposita la dichiarazione dei redditi anche dopo il periodo di ravvedimento inoltre, successivamente, cerca di nascondere all’incolpevole imprenditore l’errore o la mancanza, quest’ultimo non potrà essere ritenuto penalmente responsabile per il reato di omessa dichiarazione poiché l’addebito penale, con tali presupposti, potrà essere tuttalpiù attribuito a titolo di colpa (affidamento colpevole) e non di dolo specifico.

Se pensate che questo principio si possa applicare al Vostro caso, non esitate a contattarci.

Avv. William Moretti

 

 

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