Ogni tanto mi capita di leggere i blog di Colleghi che si cimentano in articoli sui temi più svariati ed in particolare sulla consulenza legale per contrattualistica d’impresa.
Diciamola tutta, a parte rare eccezioni sono noiosissimi anche per un addetto ai lavori.
Un concentrato di informazioni e nozioni scritte più per mostrare sapienza giuridica (ammesso che esista), piuttosto che per fornire reale contenuto ai lettori.
Per carità, questa tensione verso l’autoreferenzialità è tipica di molti professionisti ed è ampiamente scusabile.
Si tratta nè più nè meno di un portato della competitività derivante dall’università prima e dall’attività di contenzioso poi.
Fortunatamente questo problema non riguarda i lettori di questo Blog 🙂
Oggi affrontiamo il tema della consulenza contrattuale con un approccio molto concreto.
Quali sono i 3 vantaggi della consulenza legale per contrattualistica d’impresa?
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Maggiore credibilità con i Clienti
Una PMI che si relaziona con altre PMI o con aziende più grandi (incluse le multinazionali) viene certamente selezionata per le proprie competenze tecniche e per la capacità di produrre prodotti interessanti ad inserirsi nella catena del valore dei propri potenziali Cliente.
E tuttavia, quando si tratta di negoziare degli accordi di partnership e/o di collaborazione l’Azienda che ha una contrattualistica ben definita ed articolata risulta decisamente più credibile.
Per quale motivo?
Perchè semplicemente dall’altra parte, soprattutto se si tratta di una Media Azienda italiana (per non parlare di una Multinazionale), questo aspetto è stato smarcato da tempo.
L’esperienza di un Avvocato d’Affari aiuta a strutturare dei contratti adatti a quel tipo tipo interlocutori, per il semplice fatto che è più probabile che li conosca e si relazioni con essi di frequente.
2. Imponi le tue condizioni ai fornitori
Anche nei confronti dei fornitori è fondamentale avere una contrattualistica d’impresa ben definita e dettagliata.
Primo) per non dover negoziare ogni volta sulla base di questo o quel documento proposto dall’una o l’altra parte, ed imporre le proprie condizioni.
Secondo) perchè in questo modo è chiaro quali sono i limiti delle reciproche aspettative dal rapporto, senza possibili fraintendimenti.
E’ ben possibile che, dalla lettura del contratto, il fornitore si renda conto di non essere in grado di rispettare i termini dell’accordo (specie se contiene delle penali).
Questo rappresenta un importante filtro all’ingresso ed un campanello d’allarme.
La consulenza legale per contrattualistica d’impresa di un Avvocato d’Affari serve anche a comprendere, in base alle domande formulate sull’elaborato contrattuale esistente da parte del fornitore, quali sono le perplessità e talvolta i limiti dell’interlocutore.
3. Eliminare o quantomeno ridurre i potenziali contenziosi
Quando i termini sono chiari e ben definiti in un articolato contrattuale redatto da un professionista, anche l’eventuale contenzioso diventa più semplice da gestire.
E’ abbastanza noto che i conflitti tra le Parti sorgono principalmente o in caso di inadempimento (ed è bene quindi chiarire espressamente cosa si intende per inadempimento ai fini del contratto che si va a sottoscrivere) oppure in caso di interpretazioni non chiare o su aspetti che vengono completamente omessi dall’articolato contrattuale per dimenticanza o sintesi eccessiva.
E’ pur vero che i contenziosi si possono sempre accomodare con un accordo (in questo senso sono sempre disponibile!).
Ma avere degli elementi di forza derivanti da un contratto ben fatto è un elemento fondamentale per avvicinarsi ad una transazione.
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Come sempre ho voluto lasciare alla fine l’elemento di maggiore pragmatismo…
Ma qual è il VERO motivo per cui molto spesso si vedono circolare degli accordi incompleti?
Non è (soltanto) dovuto ad una dimenticanza da parte degli Imprenditori.
E’ infatti radicata in molti la convinzione che “scrivendo troppo” si creino i presupposti per non andare d’accordo e far scappare i Clienti.
L’esperienza mi insegna, tuttavia, che è molto superiore il costo di un contenzioso per aver omesso o trattato superficialmente degli aspetti contrattuali piuttosto che aver discusso per questa o quella clausola in sede di negoziazione dell’accordo iniziale.
Insomma qualche migliaio di euro di consulenza in più PRIMA per evitare decina di migliaia di euro di contenziosi POI.
Mi sembra evidente quale sia la scelta che debba compiere un Imprenditore avveduto.
Avv. Giuseppe Bellini
g.bellini@studiolegalebellini.eu